Quando si parla di stanze da letto, chiaramente il letto dovrebbe esserne il protagonista indiscusso, anche se, specialmente nelle composizioni più moderne, non sempre è proprio così e sovente questo elemento finisce per contendersi il primato con altri e per lo più con l’armadio, che non solo tende ad assumere dimensioni sempre maggiori, ma anche visivamente viene trattato in modo tale da non poter davvero passare inosservato.
Chiaramente molto dipende anche dal tipo di letto che si sceglie; non solo dalle linee e dalle dimensioni che lo caratterizzano, ma anche dal materiale con cui è realizzato e dalla finitura e dalla colorazione che lo contraddistinguono, senza dimenticare che anche “l’abito” ha la sua importanza, per cui uno stesso letto visto con un semplice lenzuolo bianco o presentato con il copriletto giusto ed arricchito dalla presenza di morbidi e colorati cuscini d’arredo apparirà in tutt’un altro modo, facendo un effetto completamente differente!
In tutti i casi, a prescindere dallo stile prescelto per arredare i nostri locali, per abitudine siamo portati a pensare e ad immaginarci che il letto venga appoggiato ad una parete, in genere con la testata rivolta contro il muro e questo sia che si tratti di un letto matrimoniale, di uno singolo o ad una piazza e mezza, anzi, a maggior ragione, questi ultimi dovendo essere utilizzati da un unico utente, sovente vengono posizionati addirittura d’angolo, contro due pareti tra loro ortogonali, o al di sotto di un’armadiatura a ponte.
Oggi però sempre più spesso si trovano in commercio e si vedono in giro, in special modo nelle vetrine degli shoowroom, così come nelle riviste d’arredamento, letti collocati a centro stanza, appositamente pensati proprio per assumere questo particolare tipo di posizione, che li rende inequivocabilmente il cuore pulsante di tutta la stanza, qualunque altra cosa dovrà condividere lo stresso spazio passerà in secondo piano, fungendo da cornice.
Per lo più si tratta di modelli rotondi, anche perché la forma circolare sottolinea fortemente il concetto di centralità che sottende al’idea di un elemento di tale sorta, sebbene ad onor del vero le varianti possibili, anche in fatto di forme e configurazioni, sono le più disparate; ciò che di certo non si discute è che, a prescindere dallo stile, dai materiali, dalle linee e da ogni altro dettaglio che riguardi questa tipologia di letti, mai come in questi casi si ha a che fare con elementi d’arredo davvero molto belli, particolari, appariscenti e di carattere, pensati proprio con l’intento di farsi notare e diventare protagonisti assoluti dello spazio di cui diventano il fulcro.
Vediamo dunque di capire quando effettivamente è possibile optare per un letto di questo tipo, come fare a scegliere quello giusto e quali sono le discriminati in gioco che è bene considerare nel momento in cui si pensa di acquistare un elemento siffatto.
Sara Raggi