Ogni letto, di qualunque tipo, materiale e stile esso sia, è composto da più elementi compositivi, strutturali piuttosto che visuali, più o meno necessari e più o meno “vincolati”, nonché da diversi accessori e complementi, il cui scopo principale è quello di “vestire” un arredo di questo tipo, valorizzandolo, impreziosendolo e rendendolo a tutti gli effetti comodo e fruibile. Tutti questi elementi ed accessori influiscono, ciascuno a proprio modo e chi più chi meno, non solo sul versante più prettamente estetico, ma anche su quello pratico: se in molti casi anche solo aggiungendo una testata importante ad un letto essenziale e spoglio si può riuscire a modificare radicalmente l'aspetto di un intera stanza da letto è altrettanto vero che sostituendo un vecchio materasso o semplicemente cambiando cuscino la qualità del nostro sonno può mutare in maniera significativa.
Quando ci accingiamo a scegliere il letto che maggiormente fa al caso nostro solitamente ci soffermiamo in particolar modo a valutare tutti quegli aspetti che in un certo modo ne determinano l'estetica; proprio per questo alcuni particolari ci sembrano maggiormente determinanti di altri, ma questo dipende molto anche dall'idea che ciascuno ha di come vorrebbe che fosse il letto dei suoi sogni e di quali sono le aspettative nei confronti di un elemento di questo tipo, che chiaramente (come già sottolineato) non dovrebbero essere solo di tipo estetico, ma anche e primariamente di tipo funzionale, legati ad aspetti quali la comodità, la praticità e l'ergonomia. Nonostante ciò, gli elementi che influenzando fortemente l'impatto visivo che un letto offre di sé, almeno in prima battuta, risultano quasi sempre essere una discriminante fondamentale (quasi si trattasse di una scelta chiave, sbagliando la quale nulla sarà più come desideravamo che fosse!): ad esempio, optare per un determinato tipo di testata o di pediera assume un'importanza rilevante e solitamente ci si orienta fin da subito verso una data tipologia di elementi di questo tipo, a maggior ragione nel momento in cui si decide a priori di rinunciarvi, magari privilegiando visualmente altre parti (si pensi ad esempio ad un letto minimal volutamente privo di pediera e testiera ma caratterizzato dalla presenza di un giro letto importante sia questo alto, magari a celare un contenitore, piuttosto che basso e largo, in legno).
Inoltre bisogna tener presente che non solo è fondamentale valutare singolarmente ciascun elemento che andrà a comporre il nostro letto ma, soprattutto per quegli elementi che hanno una certa rilevanza proprio dal punto di vista più prettamente estetico, è importante porre attenzione al rapporto che si instaura tra gli stessi, che (in particolar modo nei modelli più classici e tradizionali) può essere di equilibrio tra gli stessi o, come sovente accade per i letti più contemporanei e di design, può essere di voluta sproporzione, proprio con l'intento di accentuarne un particolare per renderlo caratterizzante dell'elemento d'arredo stesso. Se è indubbio che uno stesso letto con o senza testiera avrà un aspetto assolutamente differente è altrettanto vero che una testata imponente avrà un impatto decisamente differente da quello di una bassa, così come avere pediera e testiera dimensionalmente eguali produrrà un effetto diverso dall’avere testata alta e pediera più bassa.
In questo gioco di assenze e presenze, rapporti e proporzioni tra le parti, anche la scelta di un materiale piuttosto che un altro avrà effetti decisivi, si pensi ad un giroletto imbottito e ad uno in ferro battuto, o ancora in legno (dove poi ad esempio si avrà un ulteriore distinzione tra superfici laccate, in legno massello, più o meno lavorate, lucide o opache!): le variabili in gioco sono davvero moltissime e tutte meritano un'attenta riflessione nell'atto della scelta.
Per garantirsi un riposo ottimale e ristoratore è fondamentaleperò valutare con estrema attenzione anche tutte quelle componenti che risultano essere meno visibili (come la rete), o comunque non discriminanti per l'estetica del letto stesso, ad esempio scegliere un materasso a molle piuttosto che uno in lattice o ad acqua non cambierà l'aspetto del nostro letto, ma di sicuro influirà in modo determinante sulla qualità del sonno.
La forma complessiva di ciascun letto gli deriva dunque da un particolare accostamento di diversi elementi costituenti, che in alcuni casi, per certi modelli, possono anche essere mancanti (come accade ad esempio per la testata o la pediera), mentre altre parti risultano comunque assolutamente indispensabili (ovviamente tutti i letti dovranno essere dotati di una base ed un materasso, anche se poi è possibile optare per soluzioni più alternative, quali ad esempio l'accoppiata in stile orientale costituita da futon e tatami).
Da un punto di vista più prettamente strutturale gli elementi che essenzialmente compongono un letto sono:
Vi sono poi tutta una serie di accessori molto particolari, presenti solo in alcune specifiche tipologie di letto o per ben determinati modelli, si pensi ad esempio alla sovrastruttura che circonda i letti a baldacchino e che serve a sostenere i drappeggi, o ancora a quei letti superaccessoriati che hanno comodini e luci integrate.
Comunque, quando un letto si offre allo sguardo spettatore presentandosi in maniera impeccabile, buona parte del merito deve essere attribuita non solo all’elemento d’arredo stesso e ai vari “pezzi” che lo compongono, ma anche a tutti quegli elementi definibili come “accessori”, che in un certo senso lo vestono, non solo impreziosendolo e donandogli personalità, spesso dandogli quel tocco di colore (che altrimenti nella maggior parte dei casi verrebbe a mancare), ma soprattutto rendendolo comodo e fruibile. Nella fattispecie si tratta di svariati oggetti, per lo più tessili ed imbottiti (dai guanciali ai cuscini d’arredo, dai piumoni alle trapunte, dai plaid alle lenzuola, fino ai copriletti), che vanno scelti in maniera oculata sia dal punto di vista estetico che pratico. Da un lato dunque è bene privilegiare i colori e le fantasie che maggiormente si addicono, non solo al nostro letto, ma all’intera stanza (prendendo in considerazione tutto il mobilio, ma anche la tonalità ed il tipo di pavimentazione e di pittura delle pareti) ed allo stesso tempo anche il tipo di tessuto e filato andrà scelto in sintonia con il nostro stile; dall’altro comunque bisogna fare i conti con la comodità e la praticità, in base all’uso che di questi elementi intendiamo farne e valutare anche il tipo di lavaggio e la stiratura richiesti da ciascuno. Ad esempio le lenzuola di seta sono bellissime, ma molto delicate e di certo non adatte se si hanno figli piccoli che fanno incursione nel lettone o animali per casa, liberi di circolare ovunque; altrettanto delicate sono le lenzuola ricamate o con pizzi (per intenderci quelle che una volta si usava mettere nel corredo!) che di certo si prestano maggiormente ad essere impiegate su letti di una certa importanza. Sicuramente poi il fascino di un letto “fatto” come si usava fare una volta (con lenzuolo, coperta (o trapunta) e copriletto) è indiscutibile, ma vogliamo parlare della praticità di un piumone con copripiumone? Oggi in molti propendono per quest’ultima alternativa, proprio per comodità: meglio allora in questi casi puntare sul colore o su una fantasia sgargiante che doni all’ambiente un tocco di freschezza ed allegria!
L’importante è, come sempre, calibrare sapientemente ogni dettaglio in modo che l’insieme risulti perfetto!
Immagini: www.ikea.com
Sara Raggi