Molto spesso, nei letti moderni, laddove il giroletto è sottile e molto sporgente, la sua presenza è quasi sempre caratterizzante.
Qualunque letto, indipendentemente dallo stile e dalle dimensioni che lo contraddistinguono, si compone di diversi elementi, che hanno ovviamente tutti un’importanza pratica e funzionale di qualche tipo, ma poi per alcuni di essi interviene anche una funzione più prettamente visuale ed estetica, che può arrivare fino ad assumere un ruolo così preponderante da caratterizzare in maniera rilevante il letto, fungendone da vero e proprio elemento di spicco. Forse la maggioranza delle persone pensando ad una parte del letto visivamente caratterizzante e capace di influire in maniera peculiare e determinante sull’impatto visivo che quest’elemento d’arredo è in grado di offrirci penserà alla testata; in effetti è vero, la testata spesso svolge un’importante compito dal punto di vista estetico, ma vi sono svariati modelli in cui questa rivaleggia per importanza con la struttura di base del letto o addirittura passa in secondo piano rispetto a quest’ultima che diviene invece assolutamente protagonista, specie per alcuni modelli di letto moderni e di design, per i quali i creatori hanno volutamente tentato di intraprendere nuove strade proprio con l’intento di stupire e creare qualcosa di nuovo, piacevole ed accattivante.
Chiaramente tutti i letti a terra presentano degli elementi di sostegno, che possono essere di vario tipo, a partire dalle classiche quattro gambe fino a strutture più imponenti e massicce che fanno il giro del letto, andando dalla rete fino a terra (o quasi, perché talvolta sono comunque a loro volta sollevate dal pavimento e sostenute da bassi e robusti piedini a vista) e che molto spesso servono a nascondere la presenza di un box contenitore; ciò non toglie che in diversi casi, soprattutto quando si parla di letti dall’estetica contemporanea, molto particolari, ricercati e di design, questi possono perfino mancare, o quanto meno vi è l’illusione ottica che in qualche modo manchino. Si tratta di letti che sembrano palesemente sfidare, in vari modi, la forza di gravità: ovviamente i sostegni in tutti i casi ci sono ma non si vedono, essendo realizzati con materiali trasparenti o essendo collocati in modo tale da restare nascosti, oppure non sono quelli che uno si aspetterebbe, come nei casi in cui il tutto viene retto dalla testata, come se si trattasse di una grande mensola a sbalzo.
Quando si parla invece di giroletto ci si riferisce ad un elemento che in realtà può esserci come non esserci, certo è che il più delle volte quando c’è si vede e non passa certo inosservato, anzi diventa un elemento di forte caratterizzazione estetica del letto stesso. Solitamente con questo termine si vuole indicare una fascia che circonda tutto il perimetro del letto (in giro al letto appunto), 
che può andare dalle rete sino a terra, come avviene il più delle volte nei modelli moderni anche perché, come già detto, serve a nascondere la presenza di un box contenitore, oppure può essere decisamente distaccata da terra e meno alta della precedente ma comunque importante o ancora può essere molto sottile in termini d’altezza ma marcatamente sporgente, anche 10 o 20 cm, lungo i lati del letto, come se si trattasse di un piano particolarmente ampio su cui viene posizionato il nostro materasso. Questo avviene in particolar modo per letti moderni ed essenziali dalle forme lineari e squadrate realizzati in legno, mentre invece il più delle volte elementi che vanno fino a terra, proprio per risultare visivamente meno pesanti e massicci, vengono realizzati imbottiti e rivestiti nelle tonalità più disparate, in pelle, ecopelle o tessuto a seconda delle preferenze di ciascuno; anche se va detto che vi sono letti classici ed antichi che, pur essendo piuttosto alti, sono caratterizzati proprio dalla presenza di imponenti strutture in legno, sovente molto lavorate e decorate, che vanno fino a terra, creando un impatto visivo decisamente forte e “ingombrante”, ma la loro peculiarità solitamente è proprio quella di essere letti importanti e assolutamente massicci. In alcuni casi dunque il giroletto può divenire un tutt’uno con gli elementi strutturali di sostegno a creare basi particolari, in altre circostanze invece, specie nei modelli più classici e tradizionali dove strutturalmente il letto è retto da quattro gambe, si tratta di due elementi separati ed il giroletto in qualche misura serve unicamente a camuffare la presenza della rete e quale elemento estetico; ciò non toglie che poi per modelli di letto particolarmente essenziali, questo può proprio venire a mancare.
Non sempre dunque è facile distinguere tra struttura e giroletto, ma non per questo bisogna ritenere che laddove invece sia possibile farlo questi elementi non possano essere particolari e di spicco: anzi molto spesso nei letti moderni laddove il giroletto è sottile e molto sporgente, la sua presenza è quasi sempre caratterizzante, tanto che a volte può persino arrivare a fungere da elemento d’appoggio, allargandosi in prossimità della testata, quasi si trattasse di una sorta di mensole o comodini integrati.
Nulla vieta poi che anche le quattro gambe del letto, pur nella loro semplicità, possano rappresentare importanti elementi dal punto di vista visivo: si pensi ad esempio ai letti classici in cui i quattro appoggi sono spesso particolarmente ricchi ed elaborati, o ancora a particolari modelli etnici, come il letto Opium, che si contraddistingue proprio per la presenza di gambe molto particolari, piuttosto tozze e curvate, in abbinamento ad un giroletto abbastanza spesso ed elegante. Anche i letti più moderni comunque, sebbene sempre nell’ottica della linearità e della pulizia delle forme, hanno saputo valorizzare questi elementi rendendoli protagonisti: si pensi ad esempio al modello Diamond di Molteni, creato da Patricia Urquiola, dove le quattro gambe che richiamano la testata, tagliata quasi si trattasse di una pietra preziosa, sono insolitamente posizionate a 45° rispetto al perimetro del letto. 
Chiaramente esistono poi in commercio dei letti dove la parte che funge da sostegno è davvero capace di stupire, si potrebbe quasi dire con effetti speciali; tra questi ad esempio diverse creazioni di Mazzali come il modello Fa Diesis, disegnato da Francesco Vitale e caratterizzato da una base a forma d’onda particolarmente sinuosa, o il modello Aladino dove l’intero letto pare librarsi su un tappeto magico, o ancora il letto Emiselene che sembra poggiato su una struttura semisferica quasi si trattasse di un dondolo.
Come sempre è una questione di gusto e di scelte personali, di certo però anche gli elementi di sostegno, alla pari del giroletto, possono tranquillamente essere il pezzo forte ed il particolare di spicco di un letto, indipendentemente dallo stile a cui sceglieremo di accordare la nostra preferenza.
Immagini: www.minacciolo.it, www.cantiero.com, www.arredamentidiotti.it e www.mazzaliarmadi.it
Sara Raggi