Quando si parla di elementi costitutivi di un letto ci si può riferire a molte cose diverse, di certo però la testata è una di quelle parti preponderanti dal punto di vista estetico, anche perché a differenza di altri elementi (come ad esempio la rete, che rimane nascosta, o anche delle quattro gambe di sostegno, che a seconda dell’angolazione da cui si osserva il letto e anche in base alla sua collocazione all’interno della stanza possono risultare poco visibili) è sempre ben in vista ed al centro dell’attenzione e proprio per questo motivo essa, nell’immaginario comune, rappresenta il principale elemento di spicco per moltissimi letti, indipendentemente dallo stile che essi rappresentano.
Ovviamente le testate oltre ad avere una funzione estetica hanno anche ed innanzitutto una funzione pratica: esse in qualche misura segnano il limite spaziale del letto stesso e lo separano da ciò che lo circonda (sia il ruvido muro retrostante oppure il vuoto!), fungendo da appoggio ai cuscini, e dunque alla nostra testa e facendo in modo che questi non cadano a terra durante la notte, consentendo anche di sistemarne più d’uno per poter stare comodamente seduti o semi straiati a leggere o a guardare la tv. Quando il nostro letto, come avviene nella maggior parte dei casi, è posizionato con la parte di testa rivolta ed appoggiata ad una parete la testata è più un filtro ideale ed ha più che altro una funzione estetica, ma può diventare essenziale come vera e propria “barriera” fisica in altri tipi di configurazione, specie se il nostro letto si trova a centro stanza (in questi casi poi sarà bene che essa sia anche accessoriata di tutto punto per consentirci di avere tutto quanto potrebbe servirci a portata di mano!).
Chiaramente l’estetica di una testata può variare moltissimo non solo a seconda del modello di letto scelto e dello stile da esso incarnato, sia esso classico, piuttosto che moderno, passando per tutta la gamma di letti etnici, rustici o country, ma dipende in larga misura anche dal tipo di materiale con cui viene realizzata, dalle dimensioni e dalle forme che la caratterizzano e dall’importanza che si desidera dare a quest’elemento, che certamente molto spesso è caratterizzante, ma per alcuni modelli può anche non esserlo per nulla, al punto tale che può persino mancare, come avviene ad esempio per molti letti bassi ed essenziali in stile orientale. Al contrario invece ci sono modelli di letto in cui la testata non può assolutamente venir meno: si tratta generalmente di letti importanti in stile classico o comunque dall’estetica prettamente tradizionale, realizzati in legno o in ferro battuto, oppure anche di determinati tipi di letti etnici, come quelli africani dalle dimensioni rilevanti o quelli realizzati con grosse canne di bambù.
Talvolta poi più che di testiera vera e propria è bene parlare di retro letto, perché in alcuni casi quest’elemento può trasformarsi quasi in una vera e propria parete attrezzata, con tanto di mensole, luci e comodini integrati; inoltre sebbene nella maggior parte dei casi la testata è un tutt’uno con la struttura del letto essendo saldamente fissata al giroletto, vi sono delle situazioni in cui invece essa è acquistabile a parte o comunque ad una stessa struttura di letto se ne possono abbinare di diverso tipo in base alle proprie esigenze e alla collocazione che il letto avrà all’interno della stanza in cui verrà posizionato. Tra i letti moderni inoltre vi sono delle testate mobili, con inclinazione ed altezza regolabili, in cui poi sovente la parte destra e quella sinistra hanno la possibilità di rendersi indipendenti, in modo tale che i due occupanti possano regolare la loro porzione di testata a proprio piacimento.
Per quanto concerne i materiali molto spesso la testata viene realizzata con la stessa materia con cui è stata costruita la struttura del letto in questione e questo indipendentemente dal fatto che sia più o meno elaborata e più o meno imponente; ciò non toglie però che vi siano diversi modelli di letto per i quali invece la testata è fatta in tutto e per tutto o almeno in parte con un materiale differente, ad esempio molto spesso letti etnici in bambù hanno la testata con un inserto centrale realizzato con canne di dimensione inferiore o con fibre intrecciate, così come vari modelli, un po’ in tutti gli stili, hanno inserti imbottiti in modo da risultare più confortevoli e morbidi, rivestiti in pelle per i letti più eleganti, oppure in stoffa.
Come già accennato, in alcuni casi, specie se si opta per letti semplici ed essenziali, verrebbe quasi da dire “provvisori” e poco costosi, acquistati magari in attesa di potersi permettere il letto dei nostri sogni o di avere un’abitazione “definitiva” e di proprietà, può capitare che la testata non ci sia: in questi casi comunque non bisogna per forza rinunciarvi e si può intervenire in vario modo, ad esempio con un po’ di fantasia si può ovviare al problema.
I siti ed i blog dedicati al fai da te infatti propongono tantissime idee per realizzarsi da soli delle testate originali, fantasiose e personalizzate: a partire da proposte semplici e “precostituite” fino ad altre più impegnative e laboriose. Tra quelle del primo tipo ad esempio oggi sono molto di moda gli stickers murali appositamente raffiguranti testiere: forse non ci si crederà ma ne esistono davvero tanti, per cui non sarà difficile trovarne uno nello stile che desideriamo ed inoltre si potrà scegliere tra tantissime forme, colorazioni e dimensioni differenti; si tratta di oggetti facilmente reperibili nei negozi specializzati o anche su internet, dove spopolano i siti appositamente dedicati; molte volte poi può essere una buona idea anche quella di colorare con una tinta differente la parete a cui si applicherà l’adesivo, in modo che questo risalti ancor più. Un’altra alternativa facilmente percorribile è quella di appendere alla parete di testa al letto un arazzo, una tela o ancora uno o più cuscini in modo da rendere il tutto meno spoglio, più colorato, particolare ed accogliente. Invece tutti quelli che sono un po’ artisti e sono capaci di dipingere potranno armarsi di pennelli e disegnare sulla parete una testata esattamente come la desiderano; oppure i più creativi troveranno in internet o su manuali specializzati davvero un’infinità di soluzioni che richiedono certamente maggior impegno rispetto alle proposte precedenti, nonchè una buona dose di abilità nel fai da te e di certo buon gusto, ma che sicuramente vi riempiranno di orgoglio e vi assicureranno un risultato unico e molto personale! Anche in questo caso ci si può sbizzarrire ed utilizzare pannelli di compensato da rivestire ed imbottire, piuttosto che da dipingere, oppure si potranno utilizzare materiali di recupero, come avanzi di stoffe per creare una testata patchwork o, per gli amanti della lettura, copertine di libri e riviste; insomma non ci sono davvero limiti alla fantasia ed in questo modo anche il letto più spoglio ed essenziale potrà diventare una piccola opera d’arte capace di attirare su di sé le attenzioni di ogni visitatore, peraltro senza neppure spendere grandi cifre!
Infinequando si parla di testate non ci si può esimere dal fare un richiamo al suo corrispettivo dalla parte opposta ovvero la pediera, che ha essenzialmente una funzione estetica e proprio per questo motivooggi nei letti moderni difficilmente se ne trova traccia, mentre invece è assolutamente comune la sua presenza nei letti classici e dal sapore antico, piuttosto che in alcuni modelli etnici o country. Spesso nei letti in cui vi è una pediera questa ricalca le fattezze della testiera, il più delle volte riproponendole con un’altezza minore, ma talvolta anche ripetendole esattamente identiche in modo tale che i due elementi siano praticamente interscambiabili, ma ciò avviene solo per letti particolarmente imponenti e massicci, come oggi se ne vedono davvero pochi.
Immagini: www.nanimarquina.com, www.bolzanletti.it e www.carpanellivision.com
Sara Raggi