Un tempo quando arrivava la stagione fredda le coperte facevano la loro comparsa sui letti, oggi invece l’utilizzo di questi elementi è sempre più raro e per lo più viene limitato alle mezze stagioni, per i primi freddi o all’inizio della bella stagione quando ancora non è possibile dormire solo con le lenzuola, mentre per i climi davvero rigidi solitamente vengono preferite trapunte e piumoni. Questo accade specialmente tra i più giovani che, sopra ogni cosa, per questioni innanzitutto di praticità, prediligono la soluzione del piumino infilato all’interno del suo copripiumino; si tratta di una proposta proveniente dai paesi nordici che negli ultimi anni ha comunque saputo catturare un po’ tutte le generazioni, anche perché non solo da un punto di vista estetico i copripiumoni sono davvero molto belli e se ne trovano in commercio di tutti i tipi, fantasia, tinta unita, più o meno colorati, spiritosi piuttosto che eleganti, ma bisogna anche ammettere che sono estremamente piacevoli anche da utilizzare, in quanto morbidi, soffici, vaporosi, leggeri (in termini di peso) e caldi come nessuna coperta sa essere! Certo per tutti coloro che nella propria camera hanno un letto particolarmente elegante e sfarzoso, realizzato in stile classico, magari anche un pezzo d’antiquariato, forse la scelta del piumone, oggetto assolutamente moderno ed essenziale, da un punto di vista prettamente estetico non è molto azzeccata e sarebbe meglio ricorrere a soluzioni di tipo più tradizionale, che prevedono l’uso di lenzuola, coperte e copriletto. Quanto appena detto può valere anche per alcuni particolari modelli di letti etnici, dall’aspetto molto esotico che a prima vista richiamano paesi, climi ed usanze che con il piumone hanno poco a che fare, ma in questi casi optando per dei copripiumoni bianchi o comunque chiari e tinta unita si può almeno in parte ovviare al problema, che peraltro sarebbe identico anche se si decidesse di utilizzare delle tradizionali coperte, perché è proprio il connubio di un elemento caldo e che serve a ripararsi dal freddo a stonare con letti che invece ricordano atmosfere tropicali, sole e mare e dunque vedrebbero un perfetto abbinamento solo con lenzuola fresche e leggere, come quelle di lino.
Iniziamo con il dire che alcuni confondono trapunta e piumone ritenendo erroneamente che si tratti dello stesso prodotto: nulla più sbagliato, le trapunte rappresentano in un certo senso un compromesso tra una coperta ed un piumone in quanto esattamente al pari delle prime vanno utilizzate in abbinamento a delle lenzuola ed hanno dimensioni simili, di certo maggiori a quelle dei piumoni, ma esattamente come questi ultimi sono realizzate con un’imbottitura che può essere di piume o di altri materiali. Una differenza sostanziale poi dal punto di vista estetico è che le trapunte non hanno bisogno di essere vestite, quindi la fantasia che vedrete tutti i giorni davanti a voi quando preparate il vostro letto è quella che avete scelto quando avete acquistato la trapunta e non si può cambiare a proprio piacimento in base all’umore del giorno o per coordinarla alle lenzuola, alle tende o quant’altro, mentre invece acquistando un piumone sarà possibile sbizzarrirsi a proprio piacimento cambiando il sacco che lo contiene. La trapunta può essere poi una valida alternativa al piumone specie nelle mezze stagioni, ciò non toglie che anche di trapunte ne esistono di vari “pesi” differenti e quindi in commercio se ne trovano anche di particolarmente spesse ed imbottite, assolutamente adatte per i freddi più intensi ed in quanto a calore decisamente equiparabili al classico piumino, che comunque risulta indubbiamente più comodo perché consente di rifare il letto molto più rapidamente con un solo gesto. Ogni trapunta si compone essenzialmente di tre parti: un tessuto esterno, che è quello che noi vediamo sul nostro letto e che a seconda dei gusti può essere di diverso tipo, più o meno pregiato e più meno lavorato e colorato; una fodera interna, che viene confezionata utilizzando tessuti generalmente più morbidi rispetto a quelli esterni, solitamente però meno belli e tinta unita, perché essendo la parte rivolta verso il nostro corpo l’importante è che risulti confortevole e piacevole al tatto ed infine un’imbottitura che può essere realizzata con vari materiali, dalla piuma d’oca, fino all’ovatta, alla lana, al feltro o alle fibre sintetiche.
Infatti, a prescindere da fattori di ordine estetico, ciò che più conta ai fini pratici è proprio il tipo di imbottitura con cui è realizzato il nostro piumone, piuttosto che la nostra trapunta. Il piumino, come d’altro canto dice il nome stesso, al suo interno dovrebbe contenere esclusivamente piume d’oca, in realtà proprio come accade anche per le giacche chiamate piumini, non tutte le piume sono uguali, motivo per cui non tutti i piumoni hanno lo stesso costo e garantiscono il medesimo confort; inoltre oggi vengono spesso chiamati piumini anche prodotti imbottiti con fibre sintetiche, l’importante è sempre essere consapevoli di cosa si sta acquistando ed ovviamente pagarlo il giusto.
Parlando di piume innanzitutto bisogna distinguere tra piumino, che viene ricavato dal sottopancia delle oche ed è particolarmente leggero e morbido e piumetta, più rigida ed un po’ più pesante rispetto al piumino: in via del tutto generale maggiore è la percentuale di piumino presente nell’imbottitura più il capo è pregiato. Per quanto riguarda la pregevolezza delle piume, molto dipende poianche dalla provenienza delle stesse: quelle ricavate da allevamenti di oche polacche sono ottime e piuttosto voluminose; le oche siberiane poi hanno un piumaggio che è sicuramente tra i più pregiati e ricercati, poiché essendo sottoposte ad un clima molto rigido sono particolarmente calde, così come anche quelle canadesi sono molo valide e particolarmente grandi.
Per riuscire a venire in contro alle esigenze di tutti ed allo stesso tempo per ingombrare meno spazio possibile oggi vengono prodotti dei piumoni cosiddetti “quattro stagioni”: si tratta essenzialmente di due piumini che sono venduti in coppia e che se utilizzati separatamente sono capaci di offrire due diversi gradi di calore, essendo uno particolarmente leggero (adatto per la primavera e la prima parte dell’autunno) ed uno piuttosto pesante, ideale in inverno. La particolarità di questi modelli è quella che durante le notti più gelide i due piumini possono essere uniti, grazie a bottoni posizionati lungo tutto il perimetro di entrambi, che consentono di avere un terzo piumino particolarmente caldo, il tutto acquistando un unico prodotto perfetto per tutte le stagioni e per tutte le condizioni climatiche.
Per quanto riguarda la normale manutenzione i piumini solitamente possono essere tranquillamente lavati a casa in lavatrice, sia che si tratti di imbottiti in vera piuma che in materiali sintetici e questo vale in generale anche per le trapunte, sebbene per queste bisogna porre un occhio di riguardo per ciò che concerne la fodera, che non sempre è possibile lavare se non a secco. Unica cosa a cui porre grande attenzione è l’asciugatura, perché è necessario assicurarsi che asciughino alla perfezione e che le piume non si concentrino tutte in alcuni punti, se dunque non si ha il tempo o la voglia di sbattere il piumino di tanto in tanto mentre si sta asciugando, meglio preferire un lavaggio a secco in tintoria, più costoso ma di certo più sicuro. Ovviamente poi piumini e trapunte sono particolarmente voluminosi e dunque anche riporli al termine della stagione fredda può essere un problema: l’importante è lavarli bene e inserirli in una custodia, che solitamente viene fornita al momento dell’acquisto, altrimenti si può ricorrere anche ad uno di quei sacchetti che creano al loro interno il vuoto e che consentono di ridurre l’ingombro di quanto in essi contenuto.
Immagini: www.zucchi.it, www.somma.it e www.caleffionline.it
Sara Raggi