Tra i vari modelli di letti e lettini dedicati ai più piccini, senza ombra di dubbio, quello che più fa sognare le future mamme, oppure anche le neo-mamme, è sicuramente la culla, proprio perché si tratta del primissimo giaciglio dedicato ai bebè, il più piccolo dal punto di vista dimensionale e che dunque nella mente di ciascuno si associa all’idea di un tenero e dolce neonato, ai suoi primi giorni di vita. Bisogna però esordire dicendo che quando si ha un figlio, mentre è assolutamente necessario acquistargli un lettino, non è invece strettamente indispensabile comprargli una culla: si può anche farne tranquillamente a meno ed arrangiarsi in diversi altri modi.
Se da un lato infatti le culle sono davvero bellissime e difficilmente quando si gira per negozi con il pancione si riesce a resistere al loro intramontabile fascino, dall’altro però è pur vero che si tratta di un elemento d’arredo che può essere utilizzato solo per un breve arco di tempo, nella fattispecie all’incirca per sei mesi, che al massimo possono diventare nove per i modelli più ampi, ma comunque mai per più tempo! Le culle infatti, oltre ad essere dimensionalmente “ristrette”, proprio per far sentire il bebè sicuro, protetto ed avvolto come quando ancora si trovava nel grembo materno, sono piuttosto alte (ovvero l’altezza del materasso da terra è molto maggiore di quella di un lettino) per agevolare le mamme nel prendervi e posarvi il proprio piccino e non hanno grandi “sponde” di contenimento laterali perché si presuppone che, vista l’età minima degli occupanti, questi non corrano in alcun modo il rischio di cadere. D’altro canto tutti gli elementi d’arredo per bambini hanno una vita utile davvero minima, perché i figli crescono in fretta ed altrettanto rapidamente cambiano le proprie esigenze e necessità, mentre però i lettini possono essere utilizzati quantomeno per alcuni anni (circa 3-4) le culle hanno davvero una vita utile minima, al di sotto dell’anno. Se il pensiero è dunque quello di risparmiare denaro, ma anche di limitare l’ingombro in sottoscala, garage e soffitte che con l’arrivo di un pargolo si trasformano ben presto in luoghi d’accumulo di cose che non servono più, la soluzione ideale è data dalle cosiddette soluzioni trasformabili, in alcuni i casi capaci di evolversi e seguire i piccoli durante la crescita dai primi giorni di vita fino all’età adulta. In alternativa si può optare per soluzioni compatte, quelle più easy, solitamente chiamate da viaggio, oppure per i cosiddetti riduttori. Si tratta essenzialmente di culle di stoffa, imbottite ed appositamente pensate per poter essere, a seconda dei modelli, adagiate oppure agganciate sospese (in modo da poter anche dondolare) alla struttura di un normale lettino, riducendone le dimensioni e rendendole perfette per un neonato; senza contare che riduttori di questo tipo possono essere facilmente riposti in pochissimo spazio e possono anche essere portati con sé fuori casa senza problemi, in modo tale da fungere da comodi e familiare lettini da viaggio.
Oltre a decidere se acquistare o meno una culla ed in caso affermativo stabilire quale sia il modello che maggiormente fa al caso nostro, anche in relazione ai materiali con cui è realizzato ed alle dimensioni che lo caratterizzano, il passo successivo, ma di importanza fondamentale anche perché potrebbe rimettere in qualche modo in discussione una delle decisioni che si ritengono essere già prese, è quello di capire dove vada collocata la culla in questione. Solitamente le alternative sono essenzialmente due: accanto al lettone dei genitori oppure nella propria cameretta. In quest’ultimo caso si potrà scegliere con molta libertà, sia per quanto concerne lo stile, che per quanto riguarda le dimensioni, magari coordinando la culla con il fasciatoio e con altri oggetti ad uso del neonato, dalle lampade, alle decorazioni, fino alla cesta dei giocattoli, all’armadio per i vestiti ed alla cassettiera o al settimino! Nel primo caso invece, a meno che non rientriate tra i pochi fortunati che dispongono di camere molto ampie e che non hanno alcun problema di spazio, sarà bene orientarsi verso modelli di culle piuttosto compatti, magari “richiudibili”. Di questo tipo ad esempio le Spazio Nanna di Picci: si tratta di culle dotate di ruote, facilmente spostabili, nonché richiudibili con un solo semplice gesto; è un modello dalle linee semplici, lineari e moderne, con struttura in legno naturale o laccato bianco e navicella in tessuto imbottito, completamente sfoderabile e lavabile, disponibile in tantissime colorazioni, ciascuna abbinata ad una capiente borsa in coordinato. Non bisogna comunque dimenticare che molti, anche per evitare la spesa di una culla, per i primi tempi, utilizzano come lettino per la notte la navicella del passeggino, sistemandola a terra, proprio accanto al proprio letto! È di certo una pratica molto comune, ma a ben pensarci non è di sicuro la scelta migliore, perché per il sonno notturno dei più piccini sarebbe meglio avere a disposizione un luogo pulito, che non entri a contatto in alcun modo con agenti esterni, come invece accade alla carrozzina, continuamente esposta allo smog ed agli agenti atmosferici!
Per tutte le mamme più apprensive, che vorrebbero avere il proprio piccolo sempre accanto e non si accontentano di una normale culla posizionata nella stessa stanza da letto accanto al lettone, un’idea innovativa è la culla Belly, creata daAndrea Garutie Manuela Busetti. Si tratta essenzialmente di una normale culla, dal design semplice, moderno ed essenziale, completamente aperta su uno dei lati maggiori, caratterizzata da una struttura in legno, la cui peculiarità è proprio quella di poter essere agganciata alla struttura di un qualunque letto da “grandi” (ovviamente in maniera assolutamente sicura!). In questo modo il materasso del bebè formerà un tutt’uno con quello del vostro letto, lasciando però a ciascuno il proprio spazio di competenza, agli adulti da un lato ed al bebè dall’altro; inoltre se il vostro piccolo, per qualunque motivo, durante la notte si sveglia, basterà avvicinarselo, senza bisogno di alzarsi, così come anche la “pratica” della poppata notturna si potrà svolgere senza problemi, senza far alcun rumore e senza alcun bisogno di fare grandi manovre!
Se un tempo i padri costruivano la culla per i propri figli durante i nove mesi di gestazione, in modo che fosse pronta al momento della nascita e la realizzavano in maniera differente, con forme e materiali particolari a seconda del luogo di provenienza, oggi di certo quest’usanza si è persa, così come non esistono più differenze geografiche. Ognuno può scegliere liberamente il modello che maggiormente fa al caso proprio, nello stile che preferisce, optando per una struttura a dondolo, che permetta di cullare il piccolo per fargli prendere sonno, di una fissa, piuttosto che di un modello dotato di ruote, facilmente spostabile da un parte all’altra della casa, in modo da poter avere il proprio piccolo sempre sotto controllo. Le culle più tradizionali sono realizzate in legno e fibre intrecciate e poi internamente imbottite e rivestite con tessuti particolari; in commercio però ne esistono molte varianti più moderne, meno ad effetto “bomboniera” e particolarmente accattivanti, solitamente realizzate in legno ed eventualmente in legno e stoffa. Di questo tipo ad esempio i colorati modelli della Azur, caratterizzati dalla presenza di simpatiche decorazioni da scegliere tra i vari animali della savana.
Se è vero che il fascino d’una classica culla in vimini arricchita da stoffe pregiate e lenzuolina ricamate è davvero intramontabile, d’altro canto c’è anche chi non ama questo tipo di stile e per la propria casa cerca sempre oggetti spiccatamente moderni e fuori dal comune, ma non per questo deve rinunciare all’idea di acquistare una culla per il proprio bebè. Proprio per questo motivo, anche per quanto riguarda questi elementi d’arredo, non potevano mancare le idee innovative, stravaganti ed insolite, create dai designer proprio pensando alle esigenze dei più piccini ed a quelle delle loro mamme, con un occhio di riguardo all’estetica.Per chi ama il design ma anche la sobrietà e le atmosfere etniche ed esotiche l’ideale è la culla Voyage, creata dal designer Kenneth Cobonpue, realizzata in rattan, interamente in maniera artigianale, che da un lato richiama le culle d’un tempo, ma ne rivisita il concetto declinandolo in maniera assolutamente moderna. Davvero insolita, ma molto funzionale, la Panchina-culla Rockid, disegnata da Ontwerpduo, esemplare dalle linee pulite ed essenziali, tanto da apparire a prima vista un po’ retrò: in questo caso l’originalità sta proprio nell’idea di unire al lettino dei più piccini un dondolo per gli adulti, in modo tale da consentire al genitore di stare seduto cullando il proprio piccolo ed al contempo leggendo o navigando con il proprio tablet. Completamente differente invece la culla-navicella Cascara: si tratta di un vero e proprio oggetto di design creato da Shaun Milburn, dall’aspetto assolutamente futuristico, caratterizzato da linee morbide e materiali innovativi, è bianca all’esterno e disponibile invece con l’interno in varie colorazioni tutte alla moda!
Un’idea semplice e moderna, nonchè completamente ecocompatibile, perché interamente realizzata in cartone ondulato riciclato e riciclabile, è la culla Eco Cradle: esternamente disponibile in diverse fantasie multicolor, facilmente assemblabile ad incastro, si può smontare e rimontare in pochi minuti, così da poter anche essere trasportata durante i propri viaggi ed in modo tale, nel momento in cui non serve più, da poter essere riposta in poco spazio o facilmente smaltita! Differente dell’aspetto e nelle forme, ma sempre realizzata in cartone e perfetta per tutti gli amanti del design e dell’ecologia, è la culla Portananos disegnata dallo spagnolo Marc Sapetti, dotata di una borsa in coordinato che consente di riporvi tutti i pezzi e portarla sempre con sé.
Bisogna comunque pensare che più che la scelta della culla vera e propria, intesa come struttura e tipologia di lettino (sia esso più o meno moderno, più o meno grande e più o meno costoso ed alla moda) si rivela essere davvero importantissima la scelta di tutti quegli accessori che la accompagnano, ovvero il materasso, il cuscino, le lenzuola e la copertina. Innanzitutto il materasso, così come il guanciale, deve essere assolutamente realizzato in materiale antisoffoco, anallergico, antibatterico ed antiacaro (meglio se anatomico e completamente sfoderabile in modo da poter essere lavabile), l’opzione più comune è di sicuro quella della gommapiuma, provvista di “buchi”, che fungono appunto da antisoffoco. Del cuscino fino all’anno di età i piccoli possono anche farne a meno; fondamentale invece la scelta dei tessuti, sia per quanto concerne la biancheria, che è bene sia realizzata in cotone ed abbia meno pizzi e ricami possibile (nonostante l’amore delle nonne per tessuti pregiati e ricchi ricami!), perché potrebbero irritare o infastidire il piccolo, che per quanto le coperte, che devono essere morbide e leggere ma al contempo calde!
Immagini: www.picci.it, www.cullabelly.it, www.kidslovedesign.com e www.ontwerpduo.nl
Sara Raggi