Il divano-letto, come d’altro canto dice la parola stessa, è prima di tutto un divano, capace però all’occorrenza di trasformarsi in un letto. Se un tempo il divano-letto poteva essere “un oggetto” non molto gettonato, anche perché era più frequente avere a disposizione spazi abitativi piuttosto ampi, che il più delle volte contemplavano anche la presenza di una stanza specificatamente destinata agli ospiti; oggi invece, per svariati motivi, è un elemento d’arredo assolutamente comune, presente nella stragrande maggioranza delle abitazioni, anche perchè con tutta probabilità si tratta del modo più semplice e più usuale per avere a disposizione uno o più (a seconda dei modelli) posti letto aggiuntivi, così come può essere una valida alternativa (a costi piuttosto contenuti) per chi ha seri problemi di spazio. In ogni caso si tratta di un elemento d’arredo piuttosto importante: non solo, come ogni divano che si rispetti, rappresenta il luogo di convivialità per eccellenza di qualsivoglia abitazione, deputato a ricevere, accogliere ed intrattenere gli ospiti e, non solo, incarna l’ideale di quel posto “comodo” per eccellenza, dove trascorrere piacevoli momenti di relax, capace come nessun altro di farci sentire a casa, permettendoci di ritemprarci dopo una lunga giornata di lavoro, ma è anche letto e dunque deve poterci consentire, anche se magari solo saltuariamente, di fare sogni d’oro.
I motivi per cui scegliere un divano letto possono essere i più disparati, così come anche le tipologie di divano-letto in commercio sono davvero tante: la cosa fondamentale è sempre e comunque quella di scegliere con cura il modello che, sotto tutti gli aspetti, maggiormente fa al caso nostro.
In alcuni casi si decide di optare per un divano che abbia la possibilità di trasformarsi in letto, non tanto per una vera necessità impellente, ma piuttosto per riservarsi la possibilità di poter ospitare qualcuno a dormire, pur non avendo a disposizione una camera da adibire agli ospiti: la maggior parte dei modelli di divani oggi in commercio, infatti, contemplano la possibilità di inserire il letto, anche se in alcuni casi questo non è possibile, soprattutto se si opta per configurazioni non standard o modelli particolari. Sovente, poi, nelle seconde case i divani sono di questo tipo, proprio per poter sfruttare a pieno appartamenti piccoli, con una sola stanza da letto, magari in compagnia di amici: tanto in vacanza anche la convivenza risulta più sopportabile!
La prima cosa da valutare è dunque in assoluto il tipo d’uso e di utenza al quale il letto andrà destinato e quindi la sua frequenza d’utilizzo: un conto infatti è un divano-letto che deve essere aperto una volta ogni tanto, per ospitare un amico o un parente di passaggio, un altro paio di maniche è invece se si tratta di un letto in cui ogni sera, o quasi, qualcuno deve andare a dormire! È importante anche valutare attentamente il contesto in cui andrà inserito quest’elemento d’arredo, che usualmente si colloca nel salotto o nel living, ma che, a seconda dei casi, può anche trovar posto all’interno di uno studio o di una camera da letto, per capire il rapporto che si instaurerà tra esso e gli altri mobili presenti, o da prevedere contestualmente. Bisogna poi considerare che sempre più di frequente accade che quelli nascosti all’interno del divano siano gli unici posti letto a disposizione in una casa: oggi infatti il taglio del monolocale è certamente uno di quelli che va per la maggiore, soprattutto per i giovani che ricercano uno spazio per vivere tutto per loro, ma hanno pochi soldi a disposizione! In questi casi, quando in 35-40 mq bisogna condensare tutte le funzioni dell’abitare moderno, che devono coesistere in armonia perfetta in un'unica stanza, o si ricorre ad arredi particolari, trasformabili e/o a scomparsa (che però sono abbastanza costosi), oppure si può anche decidere di orientare la scelta verso elementi d’arredo più “comuni”, ma attentamente posizionati e dimensionati, seguendo configurazioni particolarmente congeniali. Ecco allora che se si vuole risparmiare qualche soldo (magari proprio perché si tratta di un’abitazione pensata come soluzione temporanea in attesa di potersi “espandere” o di far crescere la famiglia) un’ottima soluzione, peraltro facilmente ricollocabile in qualunque altra casa è proprio quella del divano letto, che eventualmente può essere posizionato al di sotto di una capiente armadiatura a ponte.
Se la comodità e l’ergonomia sono aspetti fondamentali da considerare prima dell’acquisto di un qualsiasi divano, a maggior ragione andranno valutati attentamente anche nel momento in cui ci si accinge ad acquistare un divano letto; non solo, in questi casi le considerazioni dovranno sempre essere duplici, una per ciascuna configurazione: la seduta del divano dovrà ovviamente essere confortevole, ma il letto dovrà esserlo altrettanto in modo da consentire un sonno ristoratore, che non ci provochi alcun danno alla schiena o al collo. Proprio per questo motivo bisogna prestare una grande attenzione anche al tipo di rete e di materasso supportati da ciascun modello di divano letto. Una volta letti di questo tipo erano particolarmente scomodi, proprio perché realizzati con reti di qualità scadente e materassi dallo spessore praticamente inesistente: oggi invece vi sono divani-letto molto comodi, con caratteristiche assolutamente paragonabili a quelle dei letti tradizionali, adatti anche ad un uso quotidiano, l’importante è saper scegliere! Se pensiamo di utilizzare il letto piuttosto frequentemente, per garantirci il massimo confort, è meglio propendere per un divano dotato di rete elettrosaldata e di materasso piuttosto spesso (di altezza pari a circa 14 cm), in poliuretano espanso oppure a molle, a seconda delle preferenze di ciascuno; nei casi in cui invece il letto si apra piuttosto di rado, si potrà allora tranquillamene optare per un divano dotato didoghe fisse metalliche o legno e un di un materasso in poliuretano espanso (che è comunque il materiale più flessibile e dunque più indicato in questi casi), ma di minor spessore (da 10 fino a 7 cm).
Si dovrà poi considerare la praticità del letto, sia per quanto concerne il meccanismo di apertura e chiusura che per quanto riguarda il posizionamento dei vari elementi che compongono il divano; tutte cose alle quali magari inizialmente non si fa molto caso, ma che di certo risulteranno determinanti nel momento in cui si comincerà ad utilizzare il letto, specie se lo si deve fare con una certa frequenza. Vi sono dei modelli molto particolari ed altri semplici ed economici, in cui ad esempio il piano del letto è costituito dalla seduta e dallo schienale del divano, che una volta sfoderato rivela un materasso piegato in due o in tre parti a seconda del modello: di questo tipo esistono vari divani che è possibile acquistare nei grandi magazzini, come Ikea o Mondo Convenienza, a prezzi davvero contenuti. I meccanismi di apertura sono davvero tanti e tutti differenti: principalmente essi si differenziano in meccanismi a scorrimento, che possono poi essere a loro volta suddivisi in base al fatto che lo scorrimento sia verticale piuttosto che frontale; meccanismi ad apertura orizzontale, o ancora a libro o a ribaltamento. Senza soffermarsi a descrivere ciascuno dei suddetti dispositivi è bene sottolineare come, comunque sia, è sempre importantissimo provare ad estrarre il letto per testare personalmente la facilità e la rapidità dell’operazione, che in taluni casi può richiedere sforzi fisici non indifferenti o manovre piuttosto complicate! Ci sono poi altre due considerazioni da tener presenti a riguardo. Innanzitutto esistono modelli di divani che per poter estrarre il letto necessitano di togliere tutti i cuscini che formano la seduta del divano (ed in alcuni casi anche quelli che compongono lo schienale): attenzione perché in questi frangenti sarà necessario avere il posto per accantonarli quando si dorme e poi l’operazione risulterà senz’altro più lunga! Poi, alcuni divani-letto consentono di richiudersi con il letto fatto e sono ideali per chi deve utilizzarli tutti giorni, mentre molti per ripristinare la configurazione giorno necessitano la rimozione della biancheria.
Se poi si avesse l’esigenza particolare di dover disporre di due posti letto aggiuntivi separati, nessuna paura: esistono anche dei divani-letto a castello, come ad esempio Doc di Clei, assolutamente bello e funzionale, adatto ad ambienti giovani e dinamici, capace di passare agilmente e senza sforzi da una configurazione all’altra con un solo gesto.
Ogni divano-letto dunque deve avere una configurazione spaziale e delle dimensioni tali da arredare e “vestire” a pennello la nostra zona giorno, creando un ambiente confortevole ed accogliente, ma allo stesso tempo lasciando lo spazio necessario per poter aprire il letto (altrimenti inutile averlo!): eventualmente se il letto si utilizza molto di rado si può anche pensare di poter collocare un tavolino di fronte al divano da dislocare diversamente all’occorrenza, ma di certo per chi deve usare il letto quotidianamente sarebbe impensabile dover spostare una parte d’arredamento tutte le sere! Se da un lato non andranno tralasciate in alcun modo tutte le scelte estetiche, formali e di gusto, imprescindibili per qualunque elemento d’arredo, specie per quelli che sono visibilmente sotto gli occhi di tutti, dall’altro esse dovranno coniugarsi alla perfezione con la funzionalità e l’ergonomia del tutto. Nulla andrà lasciato al caso: né la scelta della configurazione e del modello di divano, che potrà avere un aspetto tipicamente moderno piuttosto che classico e potrà essere rivestito in pelle, in stoffa, in alcantara o in ecopelle, tinta unita o fantasia, caratterizzato da colori accesi oppure neutro, al L o in riga, a due o a tre posti, nè le opzioni che invece si riferiscono al letto e riguardano le dimensioni del materasso (che possono essere le più varie), la tipologia dello stesso e della rete e quella relativa al meccanismo d’apertura!
Infine non bisogna mai commettere l’errore di pensare che un divano che fa anche da letto non sia un bel divano, o che non ci si possa sbizzarrire più di tanto nella scelta: oggi infatti moltissimi divani ad L o dotati di penisola vengono prodotti anche in versione trasformabile ed esistono persino divani dal design assolutamente insolito e stravagante capaci di supplire anche a questa funzionalità aggiuntiva, come ad esempio Morfeo, prodotto da Domodinamica e creato dai designer Stefano Giovannoni e Rodrigo Torres. Si tratta di un divano realizzato in flessibile poliuretano, rivestito con tessuto elastico e dotato di due antenne snodabili ai lati che sembrano un po’ due occhi ed hanno due lampade integrate in modo da permettere una lettura confortevole e, nella versione letto, di supplire alla mancanza delle luci di servizio che solitamente vengono posizionate sui comodini!
Immagini: www.ikea.com e www.domodinamica.com
Sara Raggi