I letti a soppalco sono un modo come un altro per ottimizzare lo spazio: il letto in questi casi infatti si trova “sospeso in quota”, lasciando i corrispettivi metri quadri a terra, al di sotto della base del letto, disponibili per qualunque altro utilizzo si desideri. Proprio per questo motivo negli ultimi tempi, specie da quando contenere gli sprechi in termini di aree occupate all’interno di ogni locale d’abitazione è diventato un imperativo imprescindibile, dato che le case moderne hanno dimensioni sempre più ristrette e costi sempre più esorbitanti ed inaccessibili ai più, l’idea del letto a soppalco ha preso piede, anche perchè è una soluzione che piace moltissimo ai giovani e che sempre più spesso viene adottata nei monolocali, ove gli spazi sono sempre ridottissimi ed ogni metro quadrato recuperato è preziosissimo, così come nei loft o nei recuperi industriali o artigianali, dove le altezze superiori al normale consentono anche di sbizzarrirsi con soluzioni alternative e divertenti.
Oggi come oggi in molti sono attratti dalla possibilità di recuperare spazio, per cui sono davvero tante le persone che decidono di orientarsi verso questa tipologia di letti; ma è necessario fare attenzione a diversi aspetti legati all’utilizzo ed alla praticità di una soluzione di questo genere e valutare attentamente le dimensioni dei locali a nostra disposizione perché i letti a soppalco per poter essere comodi e vivibili sia nella zona “giorno” sottostante, che nella versione notte (quando invece la parte utilizzata è quella alta che funge da letto), bisogna che siano collocati in uno spazio adeguato e nella fattispecie (a meno che non si tratti di arredi esclusivamente a misura di bambino) necessitano di soffitti più alti del normale. Pensando infatti di potervi tranquillamente stazionare sotto, stando anche in piedi e camminando, all’imposta della base del letto bisogna avere almeno un’altezza pari ad un metro ed ottanta centimetri (a seconda dell’altezza del padrone di casa, se questo è alto due metri ovviamente non sarà sufficiente!), alla quale andranno sommati almeno altri 130-150 centimetri, in modo tale da non sentirsi oppressi quando si è coricati a letto e da non rischiare di sbattere la testa nel soffitto ogni volta che ci si alza o ci si mette seduti sul materasso; l’ideale sarebbe disporre di soffitti alti almeno 3,20-3,30 metri, come ancora se ne trovano nelle case più vecchie (di certo i classici 2,70 attuali sono davvero un po’ scarsi per orientarsi verso una soluzione del genere!). Ciò non toglie che anche con altezze inferiori si possa pensare ad un letto a soppalco, in questi casi però bisognerà attrezzare la parte sottostante in modo tale da sfruttarne a pieno i metri quadri e le potenzialità, ma sempre facendo in modo che non sia necessario transitarvi. Le soluzioni che si prospettano per risolvere il problema delle altezza limitate sono almeno tre: da un lato, al di sotto del letto, è possibile ricavare delle armadiature profonde e capienti, e perché no anche una sorta di piccola cabina armadio; in alternativa si può pensare ad una zona studio-lavoro attrezzata con una spaziosa scrivania ed una seduta dotata di ruote, con la quale muoversi tranquillamente stando seduti e senza pericolo di sbattere la testa. Resta poi la terza via, quella che indubbiamente consente il miglior sfruttamento e la più congeniale vivibilità dello spazio, ma che risulta anche essere la più dispendiosa, perché prevede l’impiego di un letto a soppalco mobile, ovvero capace di sollevarsi durante il giorno ed abbassarsi nel momento in cui si va a dormire, in questo modo volendo il letto finisce quasi per “scomparire” dalla vista, liberandoci del suo ingombro quando non se ne ha bisogno. Di questo tipo il modello Rising di Cinius, dove la base del letto è dotata di un meccanismo elettrico, regolabile tramite un telecomando, che le consente di sollevarsi da un altezza minima di 80 cm da terra fino ad un massimo variabile a seconda dell’altezza del soffitto, dal quale può distare fino ad un minimo di 70 cm. In questo modo al di sotto del letto si può allestire una vera e propria zona giorno ed inoltre per andare a dormire non è necessario arrampicarsi con difficoltà su strette scalette, ma per salire o scendere dal letto basterà fare pochi larghi gradini, che possono fungere anche da libreria o contenitori.
Altro aspetto da non sottovalutare infatti è quello della praticità: se si sceglie di acquistare un letto a soppalco bisogna essere disposti a fare qualche sacrificio, non ci si può svegliare e trascinare per casa semiaddormentati perché ogni volta è necessario fare attenzione per scendere e salire le scale; proprio per questo motivo si tratta di una tipologia di letto particolarmente adatta ai ragazzi ed ai giovani single, molto meno alle coppie (anche perché chi dorme dalla parte opposta a dove si trova la scala dovrà passare sopra al compagno ogni volta che desidera scendere!) e soprattutto a quelle con figli piccoli, perché se da un lato è vero che sotto il soppalco si può organizzare una specie di nursery dove posizionare un fasciatoio ed un lettino far dormire il proprio bimbo è altrettanto vero che ogni volta che lui piangerà perché ha fame, perché ha perso il ciuccio o per qualunque altro motivo, dovrete rapidamente scendere dalle scale e difficilmente riuscirete a metterlo nel lettone (come invece usualmente fanno i neo genitori che dispongono di un comune letto matrimoniale!). Il letto a soppalco è sconsigliabile anche per tutti quelli che sono abituati ad avere qualunque cosa a portata di mano sul comodino, perché al massimo in quota si potrà disporre di un piccolo ripiano e di una luce di cortesia per la notte.
Sul mercato le proposte di letti a soppalco sono davvero tante, tutte diverse le une dalle altre sia per quanto concerne le dimensioni, che per quanto riguarda tipologie, materiali, finiture ed anche dal punto di vista economico. Il più delle volte i letti a soppalco sono letti ad una piazza e mezza (anche perché, come già detto, si rivolgono ad un pubblico giovane), ciò non toglie che ne esistano parecchie varianti matrimoniali, così come diversi modelli ad un piazza, dedicati in particolar modo ai più piccini che sotto al letto possono regalarsi una magica oasi gioco (quasi come di trattasse di una piccola casetta) oppure, per i più grandicelli, una funzionale ed attrezzata zona studio.
In via del tutto generale si tratta comunque di letti dall’aspetto semplice, lineare ed essenziale, senza troppi fronzoli e decorazioni, più adatti ad essere inseriti in locali arredati in stile moderno piuttosto che classico, anche se ne esistono anche alcune varianti minimal perfette anche per chi adora le cose in stile etnico orientaleggiante, come i già citati modelli della CInius, proposti in abbinamento a futon e tatami. Spesso, soprattutto nelle camerette dei ragazzi, i letti a soppalco sono studiati in coordinato con armadiature, scrivanie e quant’altro, a creare vere e proprie funzionali e superaccessoriate aree, adatte per trascorrere piacevolmente il tempo sia di giorno che di notte ed in questi casi si ricorre frequentemente all’utilizzo di laccature in tonalità vivaci ed allegre.
Esistono poi letti a soppalco davvero economici, come quelli che è possibile acquistare all’Ikea a partire da meno di 150 euro, che possono avere struttura metallica, oppure in legno (del primo tipo il modello Tromsö, del secondo tipo invece il gettonatissimo modello Stora, leggermente più costoso); così come ve ne sono tanti altri dall’estetica più ricercata, oppure di design per i quali ovviamente il prezzo cresce esponenzialmente.
Immagini: www.ikea.com e www.cinius.com
Sara Raggi