Tatami e Futon sono due elementi completamente differenti tra loro, che possono essere utilizzati insieme per realizzare una stanza da letto, ma hanno ciascuno un proprio utilizzo specifico.

Futon e Tatami

Oggi tutto ciò che proviene dall’oriente è molto di moda: dal cibo, che vede i ristoranti giapponesi in cima alle preferenze tra i locali più ricercati, fino alle discipline meditative, allo stile ed alla filosofia di vita a cui ispirarsi, tanto che sempre più spesso (benchè molte volte anche a sproposito e senza cognizione di causa!) in riferimento a tantissimi ambiti, anche assolutamente differenti tra loro, si sente parlare del Fen Shui ed i suoi insegnamenti.

Futon e tatami

Proprio seguendo i consigli di quest’antica disciplina d’origine cinese, basata sul fatto che non solo gli esseri viventi ma anche tutti gli oggetti inanimati che ci circondano sono capaci di emanare energia, è nato proprio un modo ben preciso di arredare la propria casa, con lo scopo specifico di rendere i nostri ambienti di vita il più possibile armoniosi, salubri e capaci di emanare energie positive. Per quanto riguarda più nello specifico i letti e le camere destinate ad ospitarli, il Feng Shui prevede che tali elementi siano realizzati esclusivamente con materiali naturali e “caldi”, ovviamente la scelta migliore è quella del legno; che l’altezza della base sia posizionata almeno a 45 cm da terra in modo tale che le energie positive possano liberamente circolare anche al di sotto del letto e possibilmente che la struttura non sia caratterizzata dalla presenza di spigoli vivi, ma piuttosto prediliga angoli smussati e forme arrotondate. Determinante però risulta essere anche la posizione che questo elemento ha all’interno della stanza: bisogna infatti fare in modo che né la testa né i piedi siano posizionati in direzione di una porta; se nella camera vi sono travi a vista mai porvi il letto al di sotto e mai in posizione tale che eventuali specchi possano rifletterne l’immagine; inoltre gli spigoli dei muri nonché quelli degli altri mobili presenti nella camera non dovranno mai essere rivolti verso il letto, perché romperebbero le energie positive presenti all’interno dell’ambiente. Tutte queste accortezze, assieme ad altre, che riguardano il fatto ad esempio di tenere le finestre chiuse mentre si dorme o il tipo di colorazione da dare alle pareti e la scelta dei soggetti rappresentati nei quadri da appendervi, dovrebbero favorire un’atmosfera assolutamente armoniosa e salutare in grado di garantirvi sonni tranquilli e ristoratori.

Per tutti coloroche non si accontentano di seguire le regole del Feng Shui, oppure di praticare la meditazione, mangiare sushi ed acquistare un letto in stile orientale (come vengono definiti oggi tutti i modelli moderni, realizzati in legno e caratterizzati da linee semplici ed essenziali ed altezze particolarmente basse), ma vogliono davvero sperimentare lo stile di vita giapponese, o ancora per tutti quelli che più semplicemente sono solo alla ricerca di un arredamento essenziale, versatile ed in tutto e per tutto naturale ed ecocompatibile, la soluzione ideale è rappresentata dal connubio di Tatami e Futon, ovvero dal vero letto orientale per eccellenza. A volte noi occidentali con questi due termini intendiamo riferirci a cose diverse da quelle che in realtà sono, mediandole attraverso la nostra cultura ed associandole a prodotti a noi più familiari, oppure li utilizziamo come se si trattasse di sinonimi, con l’idea di intendere un giaciglio piuttosto essenziale, rigido, basso ed in stile orientale; nulla di più sbagliato ovviamente! Innanzitutto cominciamo con il chiarire che Tatami e Futon sono due elementi completamente differenti tra loro, che possono essere utilizzati insieme per realizzare una stanza da letto, ma hanno ciascuno un proprio utilizzo specifico. Il Tatami è la pavimentazione giapponese per eccellenza, tanto che un tempo in Giappone tutta la casa era pavimentata in questo modo, oggi invece è più facile che si ricorra a tali elementi solo in alcune stanze; non solo ma la stessa parola Tatami, che etimologicamente significa proprio “piegato e accatastato”, in Giappone viene addirittura tranquillamente utilizzata come unità di misura ad indicare la grandezza dei singoli locali, tanto che normalmente si usa dire ho una stanza di 10 Tatami (e non di certo di 10 metri quadri!). Un Tatami di fatto non è che un pannello, solitamente rettangolare, realizzato con materiali assolutamente naturali, capaci di garantire al contempo un isolamento perfetto (sia dal punto di vista termico che da quello acustico) ed un’elevatissima traspirabilità, nonché una sensazione di confort elevatissima al calpestio ed un’atmosfera calda, rilassante ed accogliente; pertanto un locale può essere pavimentato mediante l’accostamento di diversi pannelli di questo tipo, che nelle stanze da letto fungono appunto da basi per i Futon, ovvero la versione orientale del nostro materasso!

Futon e tatami

Ciascuno di questi pannellirisulta composto essenzialmente da tre parti: il "toko", ovvero l'imbottitura, confezionata appunto con stoppie di paglia di riso, pressate ed intrecciate; l’"omote", che altro non è che la stuoia di paglia che funge da rivestimento esterno e l’”heri”, ovvero la fettuccia tessile (solitamente di cotone o di lino) che orla i lati lunghi di ciascun pannello e che tradizionalmente è nera, anche se oggi è possibile trovarne in vendita di svariati colori ed in alcuni casi persino alcune arricchite dalla presenza di decorazioni tipiche giapponesi, quali simboli stilizzati o ideogrammi.La misura più comune è quella che vede ogni singolo pannello di dimensioni all’incirca pari a 90 x 180 cm, ma oramai in commercio si trovano Tatami di molte misure diverse, sia quadrati che rettangolari ed è possibile averne anche di dimensioni personalizzate; lo spessore di questo tipo di pavimentazione solitamente si aggira attorno ai 5-6 cm ed anche per quanto concerne la disposizione dei singoli pannelli ed il modo di accostarli l’un l’altro vi sono delle precise regole da seguire, come ad esempio quella di non disporli mai formando delle croci ma piuttosto seguendo una sistemazione a T, o quella che prevede che non si debbano mai toccare gli angoli di tre o più tatami contemporaneamente. Va detto poi che gli orientali sul tatami camminano esclusivamente a piedi scalzi o al massimo indossando un paio di calze, ma mai con le scarpe; inoltre questo elemento è fortemente legato anche al cerimoniale del thè, per il quale esiste una variante particolare di tatami realizzata con un “buco” centrale di forma quadrata, detti “ro”, circondato da un bordo laccato (il cosiddetto “robuchi”). Il Tatami per i giapponesi ha un significato quasi metafisico, che va ben al di là del semplice elemento d’arredo tradizionale e che difficilmente un occidentale può riuscire a coglierlo a pieno.

Se l’utilizzo del Tatami da parte dei giapponesi è piuttosto chiaro e rigoroso, bisogna dire invece che noi occidentali ovviamente ne abbiamo fatto più di una rivisitazione, in alcuni casi impiegandolo quasi come si trattasse di un tappeto, anche perché in effetti è un elemento molto piacevole, che si abbina facilmente a diversi stili, con colorazioni particolarmente tenui e delicate, pur essendo molto resistente e comodo. Alcuni poi utilizzano il Tatami in accoppiata con tradizionali materassi di tipo occidentale: nessuno lo vieta ma è bene sapere che in questo caso andrete incontro a grossi problemi igienici e di formazione d’umidità, in quanto il tatami, a differenza delle normali doghe di un letto, è una struttura completamente rigida che non permette dunque al vostro materasso di traspirare, mentre il futon potendo essere “disfatto” quotidianamente, nonché arieggiato garantisce alla soluzione tradizionale un microclima perfetto, che invece nella rivisitazione occidentale va perduto. Inoltre inutile dire che con l’impiego di un normale materasso si perde non solo gran parte del fascino e degli effetti benefici che questa soluzione è in grado di offrirci, ma anche la gran versatilità che un Futon accoppiato ad un Tatami sono in grado di regalarci, potendo in questo caso il “materasso” essere rimosso quotidianamente per poter impiegare lo spazio in maniera differente durante il giorno! Proprio per questo si tratta di una proposta che può affascinare in special modo i giovani e soprattutto coloro che abitano in spazi ristretti che così potranno fare a meno dell’ingombro del letto; anche se certo probabilmente dovranno ingegnarsi per ricevere gli ospiti un po’ all’orientale, attrezzando il Tatami con cuscini, pouf e quant’altro a mo’ di sedute assolutamente informali!

Futon e tatami

Anche per quanto concerne il Futon i fraintendimenti sono numerosi e molto spesso nel nostro sentire comune a tale parola corrisponde l’immagine di un materasso piuttosto basso e rigido, magari da impiegare come soluzione di ripiego per ospiti inattesi, o addirittura come imbottitura di un divano improvvisato! Il Futon in realtà è a tutti gli effetti un materasso, anzi nella tradizione orientale è il materasso per eccellenza, l’unico possibile da sovrapporre ad un Tatami, che ogni mattina al risveglio viene fatto arieggiare, riavvolto e messo in un armadio in attesa che venga la sera. Mentre spesso i Futon che noi occidentali troviamo in commercio (e che utilizziamo per lo più appoggiati su reti a doghe) vengono realizzati con fibre sintetiche, il vero Futon orientale è composto unicamente da materiali naturali: di solito l’imbottitura viene realizzata con più strati di cotone cardato abbinati ad altri materiali, sempre naturali, quali ad esempio la fibra di cocco o il  lattice, capaci si aumentarne le caratteristiche di elasticità, nonché la traspirazione.Proprio l’utilizzo di questo tipo di materie prime ne fa un prodotto ideale sia dal punto di vista termico, dato che un supporto di questo tipo è capace di tenerci caldi in inverno e freschi in estate, che da quello più prettamente ergonomico, accompagnando la naturale curvatura della nostra colonna vertebrale e fornendo un sostegno ideale per chiunque (anche per coloro che hanno problemi di dolori alla schiena), senza dimenticare che il suo impiego scongiura l’annidamento di acari e polveri.

Se siete dubbiosi e vi piacerebbe provare qualcosa del genere, ma non osate tanto, sappiate che esiste un alternativa perfetta proprio per tutti coloro che non vogliono rinunciare ad uno stile di vita all’orientale, assolutamente rigoroso, essenziale ed ecocompatibile, ma che allo stesso tempo la sera desiderano andare a coricarsi su un letto che, anche agli occhi di noi occidentali, possa definirsi tale!

Futon e tatami

L’azienda Cinius (www.cinius.com) propone dei letti completamente realizzati in legno lamellare massello di faggio ad incastro, senza l’ausilio di alcuna parte metallica, in modo da non risentire dell’influsso negativo dei campi elettromagnetici generati da questi materiali, che è possibile farsi produrre anche su ordinazione in misure particolari e personalizzate e che sono pensati proprio per contenere i supporti tatami sui quali poi posizionare il futon (sebbene possano essere utilizzati anche con normalissime doghe in legno!). Tra questi ad esempio modelli assolutamente essenziali come “Dojo” o “Nokido” ed altri invece più simili nell’aspetto ad un letto di tipo tradizionale come “Tatami Bed”; si tratta comunque di elementi tutti realizzati in faggio o pino e disponibili oltre che nella classica versione chiara, molto elegante ed ovviamente dove il legno non viene trattato in alcun modo, anche in diverse altre colorazioni. Del medesimo tipo anche molte delle proposte del marchio Linn-Sui International, acquistabili tranquillamente anche attraverso internet (www.linn-sui.com). In questo modo sarete sempre in tempo a ripristinare una rete a doghe e un normale materasso su una struttura letto comunque assolutamente salutare poiché naturale ed ecologica!

Immagini: www.cinius.com

Sara Raggi

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